All’inizio del 2013, gli esperti del settore grafica e stampa avevano individuato per l’anno a seguire una nuova particolare tendenza, denominata “Flat Design”. Sono passati ormai tre anni, ma al contrario, non è passata questa moda che, anzi, continua a caratterizzare loghi, immagini, stampe e siti di numerosissime aziende giovani e meno giovani. Un nome su tutti: Apple!
Che cos’è il Flat Design?
La traduzione letterale del termine suonerebbe come “design piatto”. E per piatto si intende esattamente uno strumento grafico con questa caratteristica, ovvero privo di ombre o effetti tridimensionali di vario genere. Quindi, più che una banale moda o tendenza, dovremmo definire il flat design come un vero e proprio stile, nato da un concetto di base: la semplicità. In particolare, sono 4 i principi su cui si basa questo modo di fare grafica:
- Abbiamo parlato della semplicità che è il filo conduttore di questo approccio grafico. Nello specifico, si tratta di un concetto riferito agli elementi, che appaiono, appunto, semplici e quasi sempre distinti tra loro.
- Ovviamente, il discorso riguarda anche la scelta dei fonts. Di conseguenza, il lettering risulta altrettanto semplice e si predilige la visibilità e la leggibilità immediata.
- I colori rappresentano un altro punto importante per rendere il Flat design usabile e apprezzabile. Alla semplicità degli elementi e dei fonts, vengono affiancati colori luminosi che rendono ancora più immediati i contenuti.
- La semplicità è associata ad un approccio minimalistico nel quale si tendono ad evitare effetti speciali: l’effetto speciale deve essere il prodotto stesso.
Che fine ha fatto lo scheumorfismo?
L’antagonista del flat design è il design scheumorfico. E già le due definizioni rendono bene l’idea della differenza principale tra i due stili grafici! Più che puntare sulla “stravaganza” lo scheumorfismo tende a riprodurre oggetti del passato o comunque realistici. Se prendiamo, ad esempio, una riproduzione grafica scheumorfica di una tastiera di una calcolatrice, ci accorgeremo che tasti e schermo sono caratterizzati da una serie di elementi tridimensionali per fa si che lo strumento risulti il più vicino possibile a quello reale. Qualche anno fa, il design scheumorfico si è visto rubare la scena proprio dal flat design, e le scelte grafiche di Apple hanno, molto probabilmente, contribuito all’inversione di tendenza. La lotta però continua e il prossimo anno, chissà, potremo assistere alla comparsa di un nuovo stile!