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Carta VS Schermo: è meglio leggere un libro reale o un e-book?

Nell’era della digitalizzazione, nella quale anche le scuole stanno diffondendo sempre di più l’utilizzo dell’e-book reader, il nostro caro vecchio libro resiste senza indugio…e per tanti buoni motivi.

La carta stampata, quantomeno per i libri, rimane tutt’oggi migliore rispetto alle nuove tecnologie, per una serie di ragioni legate soprattutto al benessere psicologico delle persone e comprovate da approfonditi studi scientifici.

Perché leggere fa bene al nostro cervello?

E’ stato studiato che la lettura di libri può aumentare l’intelligenza, nonché il potere del cervello umano. Basti pensare ai bambini e al loro apprendimento delle parole. Leggere li aiuta ad acquisire nuovi vocaboli, ad imparare come si scrivono, ad aprire la mente all’immaginazione, alla creazione, all’abilità discorsiva, ad esprimersi e soprattutto a conoscere le emozioni non ancora sperimentate. Qualcuno certamente potrebbe obiettare che fare quanto appena descritto è possibile sia in forma cartacea che in digitale. Verissimo. Se non fosse per il fatto che un ulteriore studio scientifico abbia dimostrato che la lettura attraverso uno schermo rallenti la percezione del cervello di un buon 30% rispetto ad un libro cartaceo.

Abbiamo parlato di bambini, ma anche gli anziani traggono numerosi benefici nel leggere un libro, soprattutto per quanto riguarda l’allenamento nel ricordare parole, frasi, avvenimenti. Per i giovani e per gli adulti, le ricerche scientifiche ci dicono che leggere aumenti la sensibilità e l’empatia, migliorando la qualità della vita anche nel rapporto con gli altri.

Perché sfogliare pagine reali è più stimolante rispetto al guardare uno schermo?

La risposta è sempre legata al benessere e alle reazioni che il nostro cervello ha compiendo determinate azioni. Uno schermo distrae e contemporaneamente aliena. Sfogliare pagine reali ci aiuta invece a concentrarci su ciò che stiamo facendo, consentendoci, nello stesso momento, di abbandonarci al relax. Infine, un libro vero è certamente più coinvolgente e fruibile: anche in questo caso ci piace partire dall’infanzia e pensare alle favole della buonanotte, accanto ai nostri bambini che guardano le figure addormentandosi, e felici, la sera successiva, di riprendere in mano il libro e aprirlo immediatamente nel punto sul quale si era rimasti.

Potremmo dire che la carta è una ricchezza da poter toccare con mano, un foglio digitale è solo una rappresentazione di essa.

Fabiola Ernetti
Fabiola Ernetti, classe 1984. Appassionata di libri e scrittura, segue con interesse, come lettrice e come blogger, moltissimi settori, in particolare quello della Psicologia e del Business Management. Il suo credo professionale è basato su due presupposti: la curiosità è la penna migliore, il web il foglio di maggior qualità; la comunicazione è passato, presente e futuro, ovvero la chiave di ogni tipologia di coinvolgimento.

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